Presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi – Martedì 30 aprile aprile ore 17 a Tellaro, ex Oratorio ‘n Selàa
26 Aprile 2024 – 08:45

Presentazione di“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”di Dino GrassiMartedì 30 aprile ore 17Tellaro – ex Oratorio ‘n Selàa.
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Incontro con il Ministro Maria Chiara Carrozza venerdì 29 novembre al Centro Allende

a cura di in data 21 Novembre 2013 – 11:11

L’Associazione Culturale Mediterraneo organizza, nell’ambito del ciclo “Quale scuola per l’Italia”, un incontro con il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza sul tema “Ricostruire la scuola”. L’incontro si terrà venerdì 29 novembre alle ore 17,30 al Centro Allende.
Rispetto alla fase in cui l’unico criterio è stato il disinvestimento nella scuola e il fine ultimo la privatizzazione del sistema, si intravvede con il nuovo Ministro l’avvio di un’inversione di rotta. Il recente decreto 104 è positivo perché incrementa le risorse, anche se è del tutto insufficiente se si pensa, di fronte ai dati della dispersione e dell’abbandono scolastico e dello spread della conoscenza, alle misure strutturali di rifinanziamento della scuola pubblica che si imporrebbero. Ma quel che serve, ha sempre sostenuto Mediterraneo, al di là dei “conti”, è l’ “anima” della scuola, cioè il progetto, il disegno culturale ed educativo che deve investire non solo l’infanzia e l’adolescenza, ma la popolazione nel suo complesso. Ed è proprio ciò che è mancato in questi anni. Non servono quindi solo i soldi: bisogna vedere a quale scuola si danno. Una scuola che va profondamente cambiata e, come recita il titolo dell’iniziativa, “ricostruita”. Di questi temi si discuterà nell’incontro, concepito come occasione di confronto del Ministro con il mondo della scuola, e non solo. Oggi più che mai, infatti, alla scuola serve una discussione trasparente che coinvolga tutti: le scuole, le organizzazioni sindacali, le associazioni professionali e degli studenti, le forze politiche.

Il mondo della scuola spezzino ha partecipato numeroso all’incontro con il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza, organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo. Dopo l’introduzione del presidente dell’Associazione Giorgio Pagano e la relazione del Ministro, sono intervenuti molti insegnanti, genitori, studenti, anche se non tutti ce l’hanno fatta a prendere la parola. “E’ stato un confronto difficile, perché la scuola, dopo i tagli e l’assenza di progettualità di questi anni, è un calderone che ribolle, ma utile per tutti”, ha commentato il vicepresidente di Mediterraneo Gianluca Solfaroli. Pagano, nell’introduzione, ha insistito su due punti. Il primo: “rifinanziare la scuola pubblica, con un piano neokeynesiano su cui chiedere un contributo a quel 10% delle famiglie che possiede il 46% della ricchezza italiana”. Il secondo: “puntare alla qualità, ridare alla scuola una missione, un ruolo, un’anima, per il futuro dei giovani e del Paese: serve una riflessione strategica che coinvolga tutto il mondo della scuola e della cultura”. Il Ministro ha risposto su entrambi i punti: “da cinquant’anni, cioè dalla riforma della scuola media, non c’è stato nulla di innovativo nella scuola italiana, solo tagli: ora dico no a ulteriori tagli”. Anche se, sollecitata dal dibattito, ha ammesso che “stiamo cercando le risorse per il contratto nazionale e per l’assunzione di tutti i precari, ma non le abbiamo ancora trovate”. Sul secondo punto, la Carrozza ha detto che sta per essere lanciata una “Costituente della scuola, aperta a associazioni e sindacati, con il compito di ripensare il futuro della scuola, e di uscire da una logica novecentesca”. E si è soffermata sulle “tre principali sfide”: le nuove tecnologie, che “spingono a una nuova forma di scuola, a nuove tecniche didattiche, a una nuova organizzazione didattica, per cui non ci sarà più la scuola della cattedra, dei banchi, della penna e dei libri”; l’integrazione dei bambini stranieri, “per costruire la nuova cittadinanza europea”; i cambiamenti nel mondo del lavoro, che comportano “la formazione permanente, il fatto che si andrà a scuola tutta la vita”. Il Ministro ha così concluso: “per evitare il baratro l’Italia deve rimanere un Paese manifatturiero e deve puntare sul patrimonio culturale, per questo ha bisogno della scuola: altrimenti non ci saranno né industria né cultura”.

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Incontro con il Ministro Maria Chiara Carrozza venerdì 29 novembre al Centro Allende.

 

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