Presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi – Martedì 30 aprile aprile ore 17 a Tellaro, ex Oratorio ‘n Selàa
26 Aprile 2024 – 08:45

Presentazione di“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”di Dino GrassiMartedì 30 aprile ore 17Tellaro – ex Oratorio ‘n Selàa.
All’incontro interverrà Giorgio Pagano, curatore dell’opera e autore di una postfazione e di …

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Giorgio Pagano presenta il libro e la mostra fotografica “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” – Chiavari, Atrio del Palazzo Comunale e Sala consiliare Venerdì 15 settembre dalle ore 17,30

a cura di in data 4 Settembre 2017 – 20:36
Invito a Chiavari il 15 settembre

Invito a Chiavari il 15 settembre

Giorgio Pagano presenta il libro e la mostra fotografica
Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo
Chiavari
Atrio del Palazzo Comunale e Sala consiliare
Venerdì 15 settembre dalle ore 17,30

Venerdì 15 settembre alle ore 17,45 Giorgio Pagano presenterà il suo libro “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” a Chiavari, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale (piazza Nostra Signora dell’Orto, 1). Interverranno, oltre all’autore, il Vicesindaco di Chiavari Silvia Stanig, Marco Branchetti dell’Associazione di cultura politica Il Bandolo, Alessandra Governa della Cooperativa Zucchero Amaro e Sergio Schintu, segretario di Januaforum.

Il libro, edito dalle Edizioni Cinque Terre, contiene il Diario dell’esperienza di Pagano come cooperante nelle isole di Sao Tomé e Principe tra il 2015 e il 2016, il saggio introduttivo “La ‘nostra’ Africa” e i capitoli “Dalla cooperazione tra Comuni al partenariato tra comunità”, “Italia Mediterraneo Africa” e “L’esempio”. Il libro, che ospita la Prefazione del professor Gian Paolo Calchi Novati e un contributo di Mario Giro, Viceministro agli Affari Esteri, è inoltre un reportage fotografico sulle “isole al centro del mondo”, con 115 immagini. In occasione della presentazione del libro verrà inaugurata, alle 17,30 nell’Atrio del Palazzo Comunale, la connessa mostra fotografica. A presentarla il critico Giovanna Riu.

“L’Africa -scrive Pagano- è sempre più ‘nostra’. Le migrazioni, la globalizzazione e la crisi economica, il terrorismo jihadista: tutto spinge a superare i confini, a rendere permeabili le frontiere, a unire Europa e Africa. L’Europa non può più essere altra rispetto all’Africa, e viceversa: i destini sono interconnessi, il rapporto è e sarà sempre più stretto, tra grandi difficoltà e altrettanto grandi opportunità. Troppe sono le cause comuni che ci interpellano. L’Africa è il nostro grande Sud, l’Europa è il grande Nord dell’Africa… Il grande obbiettivo, ‘in direzione ostinata e contraria’, è quello di un’Africa che vinca la povertà senza subire le ferite irreversibili dell’invasione ‘sviluppista’. L’idea di ‘una cooperazione per domare il demone dello sviluppo’, che unisca i popoli del Sud e del Nord del mondo, comincia lentamente a farsi strada. Sembra un appello a fare cose impossibili. Eppure se il futuro ci riserva qualcosa di diverso dalla infinita ripetizione dello sviluppo e dei suoi miti qualcosa di questo impossibile non è destinato a rimanere per sempre tale”.

La mostra sarà visitabile fino a lunedì 25 settembre.

L’iniziativa è organizzata dal Comune di Chiavari, dalla Cooperativa Zucchero Amaro, dall’Associazione di cultura politica Il Bandolo e dall’Associazione Januaforum.

Giorgio Pagano ha presentato anche a Chiavari, di fronte a un pubblico numeroso, il suo libro “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale. Nell’Atrio è stata inaugurata la mostra, che sarà visitabile fino a lunedì 25 settembre.

Il Vicesindaco Silvia Stanig si è soffermata su ciò che ha definito l’”entusiasmo” e la “passione umanistica” dell’autore. Marco Branchetti, dell’Associazione di cultura politica Il Bandolo, ha parlato del libro come di “un mix felice di diverse cose: il diario, il reportage fotografico, la riflessione sulla cooperazione e sull’Africa, e anche una guida per chi vuole investire a Sao Tomé e per chi vuole andarci per turismo”. Forse, ha concluso, “è un po’ un merito di questo libro se la rivista ‘Dove’ ha inserito Sao Tomé tra i dieci posti al mondo dove bisogna andare una volta nella vita”. Alessandra Governa, della Cooperativa Zucchero Amaro, ha definito il libro di Pagano “un libro che ci riporta alla bellezza dell’incontro in un’estate di paura e di chiusura” e che fa capire “la circolarità delle migrazioni: gli africani vengono da noi, noi andiamo da loro perché lì c’è un pezzo del nostro futuro, e loro torneranno in Africa per migliorare i loro Paesi, perché è quello che vogliono”. Governa ha insistito infine sulla “centralità dell’umanesimo”, sulla “concezione non paternalista della cooperazione” e sull’”importanza dei piccoli cambiamenti dal basso” come concetti chiave del libro. Sergio Schintu, segretario di Januaforum, ha definito il libro di Pagano “prezioso” perché ci fa capire che “la cooperazione internazionale è importante, che è un settore dove molti giovani potrebbero trovare lavoro” e che “anche la Liguria deve migliorare: non dobbiamo pensare solo a noi stessi ma alzare lo sguardo e abituarci a vivere in una logica di convivenza con gli altri”.

Infine l’autore: “Dobbiamo garantire agli africani non solo il diritto di migrare ma anche il diritto di restare, ecco perché serve la cooperazione. Ma oggi l’Italia e l’Europa stanno facendo troppo poco: sia perché i soldi stanziati sono pochi, sia perché rischiano di essere usati per finanziare i campi di concentramento dove, d’intesa con i regimi africani, vogliamo tappare i migranti, in condizioni disumane… Nei campi libici c’è l’orrore, l’Italia e l’Europa sono complici”. Il rapporto con l’Africa, ha aggiunto Pagano, “deve basarsi su partnership fondate sulla parità e la reciprocità e smetterla di depredare le risorse africane”. L’Africa non deve essere “solo fornitrice di materie prime, così si torna al neocolonialismo, si pensi al land grabbing, all’acquisto delle terre da parte di Cina e Occidente”. Pagano ha concluso citando la scritta del cartello di un eritreo cacciato dall’edificio in cui viveva a Roma: “Dalla mia Africa prendete tutto: petrolio, oro, gas, ferro, diamanti, banane… ma rifiutate gli essere umani”.

Questo è il link da cui è possibile vedere l’intervista di Giorgio Pagano a TWebNews, trasmessa il 19 settembre 2017
http://www.twebnews.it/2017/09/19/chiavari-mostra-sao-tome-principe-diario-do-centro-mundo-giorgio-pagano/

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