Presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi – Martedì 30 aprile aprile ore 17 a Tellaro, ex Oratorio ‘n Selàa
26 Aprile 2024 – 08:45

Presentazione di“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”di Dino GrassiMartedì 30 aprile ore 17Tellaro – ex Oratorio ‘n Selàa.
All’incontro interverrà Giorgio Pagano, curatore dell’opera e autore di una postfazione e di …

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Una ciclopista ligure-toscana

a cura di in data 13 Ottobre 2014 – 10:02

La Nazione, 9 Ottobre 2014 – Le vacanze in bicicletta sono economiche e all’insegna del risparmio, piacevoli perché immerse nella natura, utili alla salute fisica e psichica. Non a caso da alcuni anni anche in Italia i turisti che scelgono la bicicletta sono aumentati, e le loro pedalate hanno un impatto pari a 3 miliardi e 200 milioni di euro. E’ da queste considerazioni che sono partito, insieme ad alcuni amici, per proporre la realizzazione di una pista ciclabile da Ventimiglia a Capalbio, lungo tutta la costa ligure e toscana. L’idea ha fatto rapidamente molti proseliti. Pochi giorni fa, nella sede del Parco di San Rossore, eravamo in tanti: i tecnici delle due Regioni, l’Anci, la Federparchi, la Federazione italiana amici della bicicletta, le associazioni ambientaliste. Non appena i politici daranno il via libera firmeremo un protocollo d’intesa per iniziare il lavoro comune. Non si parte certo da zero, anzi: la progettualità delle due Regioni è molto avanti, va solo ultimata e soprattutto coordinata e resa “omogenea”. Occorre inoltre, fin da subito, riflettere sulle future forme di gestione della pista (in altri Paesi, per esempio, ci sono agenzie ad hoc); nonché ricercare i finanziamenti europei, nazionali e regionali necessari alla sua realizzazione.
La ciclopista, collegata alle stazioni ferroviarie e alla portualità nautica, ai parchi e alle città d’arte, diventerà un formidabile strumento per aumentare la differenziazione dell’offerta turistica ed estendere la stagionalità, offrendo un’occasione di fare turismo sostenibile e culturale. Nei territori attraversati si svilupperanno le economie diffuse: l’ospitalità, il ristoro, l’assistenza tecnica, l’accompagnamento di gruppi, l’editoria dedicata… In Francia i percorsi ciclabili hanno portato a un’occupazione di 16.500 persone, in Austria i posti di lavoro creati sono 7.500.

E’ un grande progetto, che può attrarre molte migliaia visitatori e generare un indotto che si avvicini a quello delle piste “storiche” come la Vienna-Passau lungo il Danubio. Serve uno studio di fattibilità con un’analisi costi-benefici: è stato fatto per la parte toscana, il saldo evidenzia un vantaggio positivo di 30 milioni di euro, mentre l’indotto sarebbe di oltre 20 milioni di euro. Chi sta progettando la pista da Venezia a Torino lungo il Po prevede un indotto di 100 milioni di euro.

La ciclopista ligure-toscana è un grande sogno verde, realizzabile a costi ridotti, con enormi vantaggi per il turismo e l’ambiente. Un sogno europeo, che ci collegherebbe al progetto “euro-velo”, che parte da Cadice e arriva fino ad Atene. Ma anche un sogno concreto, a portata di mano. E Spezia ne è al centro.

Giorgio Pagano
Presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo

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