Presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi – Martedì 30 aprile aprile ore 17 a Tellaro, ex Oratorio ‘n Selàa
26 Aprile 2024 – 08:45

Presentazione di“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”di Dino GrassiMartedì 30 aprile ore 17Tellaro – ex Oratorio ‘n Selàa.
All’incontro interverrà Giorgio Pagano, curatore dell’opera e autore di una postfazione e di …

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Presentazione di “Ripartiamo dalla polis” di Giorgio Pagano a Sestri Levante

a cura di in data 11 Marzo 2013 – 10:15

PRESENTAZIONE DI “RIPARTIAMO DALLA POLIS” DI GIORGIO PAGANO A SESTRI LEVANTE

Sabato 23 marzo alle ore 16 nella sala “Carlo Bo” di Palazzo Fascie a Sestri Levante verrà presentato il libro di Giorgio Pagano “Ripartiamo dalla polis”. L’incontro è organizzato dal Movimento Civico Lavoro Ambiente Solidarietà e dall’Associazione Culturale Articolo Nove – cittadinanza e territorio”. Interverranno, per le associazioni promotrici, Vincenzo Gueglio e Tiziana Fabbro. Sarà presente l’autore, Segretario Generale della Rete delle Città Strategiche e Presidente dell’Associazione Funzionari senza Frontiere, e, alla Spezia, Presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo.
“La politica delle città -scrive Pagano nell’introduzione- deve essere visione della città futura, che coinvolge i cittadini per contribuire a crearla. Deve riscattarsi dal degrado in cui spesso è impantanata, e nel quale l’ha condotta la realpolitik, il pragmatismo senza meta. Deve riuscire a spostare risorse dalla rendita alle infrastrutture, ai servizi, all’ambiente e al paesaggio. Deve, nella dialettica tra pubblico e privato, aprire la fase in cui il pubblico si rinnova e non è più governato dal privato. La politica delle città sarà più forte se e quando sconfiggerà coloro che sostengono che le relazioni economiche non devono più sottostare alla ragione pubblica. Se e quando porterà i valori democratici della polis al centro della progettualità partecipata”.
Il libro, scrive Roberto Speciale nella Prefazione, “parla della Spezia ma soprattutto parla dalla Spezia di questioni che riguardano, in misura più o meno grande, tutte le città”. La priorità è “il ritorno della polis, che si definisce essenzialmente come ricostruzione di un sistema di relazioni che sostenga la coesione, come una politica urbanistica, culturale e sociale che rimetta al centro gli spazi pubblici e quindi la partecipazione dei cittadini”.

Il libro di Giorgio Pagano “Ripartiamo dalla polis”, dopo la presentazione alla Spezia In due diversi incontri), a Sarzana, Lerici, Levanto, Milano, Genova e Chiavari, è stato presentato a Sestri Levante, nella sala “Carlo Bo” di Palazzo Fascie. L’incontro, a cui ha partecipato un pubblico numeroso, è stato organizzato dal Movimento Civico Lavoro, Ambiente Solidarietà e dall’Associazione Culturale Articolo Nove. Hanno introdotto, a nome delle associazioni promotrici, Mauro Davì, Tiziana Fabbro e Vincenzo Gueglio, che hanno manifestato piena sintonia con l’analisi e le proposte del libro di Pagano: il ritorno alla polis come città della socialità, dello spazio pubblico, della partecipazione, lo stop al consumo di suolo e la scelta della rigenerazione urbana, la riconquista di una dimensione sociale e ambientale della pianificazione territoriale, la riforma del welfare, il risveglio civico e la creazione di un nuovo rapporto tra democrazia rappresentativa e democrazia diretta per superare la crescente distanza tra governanti e governati. Ma è soprattutto della situazione sestrese e in generale delle città liguri che si è discusso, anche su sollecitazione degli interventi del pubblico. Giorgio Pagano, anche di fronte alla divaricazione emersa nell’incontro tra i rappresentanti delle associazioni e quelli dei partiti di centrosinistra, ha insistito sulla necessità di “aprire una fase del tutto nuova nello sviluppo delle città liguri”, come base per superare questa divaricazione. La priorità dell’ambiente e della qualità della vita, ha aggiunto Pagano, “non significa decrescita, ma rifiuto della crescita illimitata e impegno per lo sviluppo sostenibile”. Il “modello di sviluppo delle città liguri negli ultimi decenni, basato sull’incremento della produzione insediativa, sulla crescita dei valori immobiliari, sui progetti di larga scala, non solo non è più attuale, ma non può nemmeno essere riproposto”, ha proseguito il presidente di Mediterraneo. Le nuove prospettive di sviluppo devono fare affidamento “sull’evoluzione tecnologica nel campo dell’energia, delle comunicazioni, dei trasporti, sul recupero e la sostituzione del patrimonio edilizio, sul turismo ambientale, sul ritorno all’agricoltura, sull’industria culturale e creativa”. Questa visione nuova “va incarnata da una sinistra altrettanto nuova, che oggi non c’è ancora”, ha detto Pagano. Le elezioni sono “l’esito di una sconfitta di lungo periodo”: “si è esaurita una storia”, quella dei “partiti così come sono oggi”. Il tema di fondo, ha concluso, è “il vuoto della sinistra in Italia”: lo si supera “non in laboratorio, ma nel vivo della società, della contesa degli interessi e delle culture”. Ripartire dalla polis significa ripartire da lavoro, ambiente, solidarietà, partecipazione e poi “andare incontro al cambiamento, con grande apertura”.

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