Presentazione di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi – Martedì 30 aprile aprile ore 17 a Tellaro, ex Oratorio ‘n Selàa
26 Aprile 2024 – 08:45

Presentazione di“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”di Dino GrassiMartedì 30 aprile ore 17Tellaro – ex Oratorio ‘n Selàa.
All’incontro interverrà Giorgio Pagano, curatore dell’opera e autore di una postfazione e di …

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Italia mia. Il paese che abbiamo sognato e che non c’è di Piero Ottone

a cura di in data 1 Maggio 2010 – 09:38

Italia mia. Il paese che abbiamo sognato e che non c’è

di Piero Ottone

Ogni popolo ha virtù e difetti, e il giudizio cambia secondo la visuale di chi lo emette. Di noi italiani si può dire che nel complesso siamo buoni d’animo, gentili, spiritosi, ma anche disordinati e superficiali. Ma chi siamo, oggi, noi italiani? E come siamo cambiati quasi cinquant’anni dopo il libro di Luigi Barzini – “Gli italiani”, appunto – al quale questo idealmente si richiama? A tali domande, che ne sottendono molte altre, Ottone risponde anche attingendo a una lunga esperienza di vita, di cui affiorano ricordi professionali, incontri e amicizie, dalla giovinezza vissuta durante il fascismo – del quale da un giudizio equanime, quasi provocatorio – fino a oggi. Con la sua scrittura garbata ma incisiva e, talora, sferzante nel giudizio, l’autore traccia un profilo per quanto possibile oggettivo, ma non per questo meno partecipe, del pianeta Italia. Dove non mancano le persone di valore, ma non c’è a livello nazionale – non c’è mai stata – una classe dirigente paragonabile a quella dei grandi paesi occidentali. Il livello, da noi, è quello che è. Esistono alcune enclaves di buona tradizione, di prestigio, ma un paese, per crescere, deve imparare la serietà, la prudenza, il rigore etico. Questo non è disfattismo o autodenigrazione, ma sano realismo, utile a evitare errori e illusioni. Tenerne conto può essere un buon punto di partenza per il futuro.

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