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Due incontri con Franco Cardini. Mediateca e Liceo Costa – Lunedì 11 Dicembre ore 17 – Martedì 12 Dicembre ore 9

a cura di in data 5 Dicembre 2017 – 09:33
Invito 11-12 dicembre

Invito 11-12 dicembre

Due incontri con Franco Cardini
Mediateca e Liceo Costa
Lunedì 11 dicembre ore 17 – martedì 12 dicembre ore 9

L’Associazione Culturale Mediterraneo ha organizzato due incontri con lo storico e saggista Franco Cardini. Lunedì 11 dicembre alle ore 17 nella Mediateca Regionale Ligure (via Firenze, 37) Cardini presenterà i libri “Samarcanda” e “Il signore della paura”; martedì 12 dicembre alle ore 9e alle ore 10,30 nella Biblioteca del Liceo Classico (piazza Verdi, 15) terrà conferenze sul tema: “La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente”.

“Samarcanda” è un libro dedicato alla città uzbeka. Samarcanda è una parola che sembra condensare in sé tutto il fascino dell’Oriente, città simbolo della via della seta e dei suoi fasti perduti. Tutti la conoscono, tutti ne sono ammaliati, anche senza averla mai vista. Eppure, solo per pochi questo nome così evocativo corrisponde a precise nozioni storiche o geografiche. La città, cuore di quell’Asia centrale rimasta al di fuori dalla narrazione dei media anche dopo il naufragio dell’Urss di cui era parte, è la protagonista di un volume che ha il pregio di narrare in modo godibile la sua straordinaria storia, in un racconto che intreccia memorie storiche, letterarie e politiche. E’ un viaggio che parte dall’epoca antica -“Samarcanda è prossima all’estrema tra le Alessandrie fondate dal re macedone”- per arrivare al grande Tamerlano, “uno dei più terribili protagonisti delle vicende millenarie del genere umano”, che la scelse come sua capitale reinventandola, e dove ancor oggi si trova il suo mausoleo. Una stagione, quella dell’impero del conquistatore turco-mongolo, che portò Samarcanda per una breve quanto fulgida stagione a essere al centro di uno sterminato impero, se non addirittura del mondo. E poi il “Grande gioco”, quando la Russia zarista e la Corona britannica -fra spie, complotti e politiche coloniali- si contendevano il dominio sull’Asia centrale; fino all’epoca sovietica che l’ha inscritta, nel quadro delle nuove nazioni voluto da Stalin, all’interno della Repubblica socialista dell’Uzbekistan, mettendo da parte -in modo forse irreparabile- la componente culturale persiana fino ad allora egemone a scapito di quella turca. E giù fino a un presente carico di sfide, dove il fondamentalismo islamico si confronta -riuscendone al momento sconfitto- con la vecchia nomenclatura sovietica simboleggiata dal Presidente Islam Karimov, morto lo scorso anno. Unendo le conoscenze dello storico alla passione del viaggiatore, l’autore offre in questo volume un affresco personale, a tratti intimo, di questa città antica e insieme nuovissima.

“Il signore della paura” è invece un romanzo. Un romanzo fedele alla storia, ambientato a Samarcanda: è un pretesto per riflettere sul rapporto tra Islam e Occidente, sul dialogo tra le culture, sulla scommessa più grande: la ricerca di sé stessi, la sfida ad affrontare il senso profondo della vita.

Al Liceo Costa Cardini terrà, infine, una conferenza sulla via della seta: una strada, o meglio una rete di strade, un fascio di percorsi terrestri e marittimi che hanno spostato nel corso dei secoli uomini, merci e conoscenze dall’estremità orientale dell’Asia fino al Mediterraneo e all’Europa. Romantica e recente, l’espressione “via della seta” restituisce il senso di un mondo vasto, attraversato fin dai tempi antichi da guerre e conflitti ma animato anche dal fervore di scambi commerciali, culturali e politici. Tra montagne e altipiani per questo cammino sono transitati spezie, animali, ceramiche, cobalto, carta, e naturalmente la seta. Alessandria, Chanh’an, Samarcanda, Bukhara, Baghdad, Istanbul: sono alcune delle tappe di un viaggio millenario che giunge fin dentro il nostro presente. Perché la via della seta non è solo un racconto del passato, ma ha a che fare con il nostro futuro globale. Oggi questo percorso sta cominciando a unire paesi che aspirano a svolgere un ruolo dominante sulla scena mondiale: difficile fare previsioni su come tutto questo trasformerà Oriente e Occidente.

Lo storico e saggista Franco Cardini ha presentato, ospite dell’Associazione Culturale Mediterraneo, i suoi due libri “Samarcanda” e “Il signore della paura”, romanzo storico anch’esso ambientato nella città uzbeka. Giorgio Pagano, presidente dell’Associazione, si è soffermato sul filo conduttore dei due libri: “il rapporto tra Islam e Occidente e il dialogo tra le culture”. Al di là delle Crociate, ha detto, “emerge dai due libri che si è sempre continuato a commerciare e a scambiare culture… I conflitti ci sono stati ma mai di civiltà”. Cardini ha raccontato di come è cominciata in lui la passione per Samarcanda: “Mio nonno fascista combatté in Abissinia per la guerra coloniale ma mi diceva sempre: ‘il vero esercito cavalleresco era il loro, non il nostro… Ho imparato il rispetto dell’altro da un nonno fascista”. Poi, ha continuato, “studiando le Crociate ho capito l’Islam, e da allora combatto tutti gli stereotipi antislamici provenienti da persone che criticano il Corano senza averlo mai letto”. Cardini, che andò a Samarcanda per la prima volta nel 1970, è uno studioso di Tamerlano, il conquistatore turco-mongolo che portò Samarcanda a essere al centro del mondo. “Tamerlano -ha detto- sconfisse gli ottomani ma non arrivò in Europa, volle conquistare la Cina ma non vi riuscì… l’Europa era piccola e povera, e non gli interessava… Il potere nel mondo allora stava negli imperi musulmani e nell’impero cinese”. E’ una lezione anche per l’oggi: “Non siamo il centro del mondo, lo abbiamo dominato per secoli ma ora non possiamo più andare avanti così, dobbiamo trovare un punto di equilibrio con gli altri”.

Causa chiusura delle scuole, è stata annullata la conferenza di Cardini al Liceo Costa sul tema “La via della seta. Una storia millenaria tra Oriente e Occidente”.

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