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Iniziativa del 06/05/2010 con Vannino Chiti, Egidio Banti e Domenico Maselli

a cura di in data 6 Maggio 2010 – 10:05

Tematica trattata:Le sfide della laicità

L’Associazione Culturale Mediterraneo (Corso Cavour, 221) organizza insieme al Comune della Spezia e alla Consulta delle religioni un incontro sul tema”Le sfide della laicità”. All’incontro, che si terrà giovedì 6 maggio nella sala della Provincia, parteciperanno il vicepresidente del Senato Vannino Chiti,il presidente del Centro di cultura dell’Università cattolica di Sarzana Egidio Banti e Domenico Maselli, già presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Si tratta del primo momento di collaborazione tra l’Associazione Culturale Mediterraneo, da tempo impegnata nel ciclo di incontri “Religioni e politica”, il Comune e la Consulta delle religioni, luogo di incontro tra tutte le componenti religiose della città. L’obbiettivo è quello del dialogo tra tutti i punti di vista etici, compreso quello non credente, per costruire insieme il bene comune. Primo tema di confronto non poteva che essere quello della laicità, spiega il presidente di Mediterraneo Giorgio Pagano, “come attitudine dovuta da parte di tutti e disponibilità ad apprendere, ad autolimitarsi e a condividere un terreno comune di valori necessari per convivere e rendere la società più giusta: una laicità di integrazione, in cui ci sono  i valori condivisi di un nuovo umanesimo”.
Per informazioni sulle attività e per aderire all’Associazione Culturale Mediterraneo telefonare al numero 345 6124287 oppure scrivere all’indirizzo email spmediterraneo@gmail.com o visitare il sito www.associazioneculturalemediterraneo.com

E’ possibile il dialogo e l’integrazione tra le diverse religioni e tra chi crede e chi non crede: un dialogo e un’integrazione fondati sulla disponibilità ad apprendere e sull’autolimitazione reciproca, sull’offerta di argomentazioni pubbliche sui grandi problemi del nostro tempo, su cui confrontarsi e riconoscersi reciprocamente. E’ stata questa la conclusione unitaria del dibattito organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo (Corso Cavour, 221) dalla Consulta delle religioni e dal Comune della Spezia, che è stato introdotto da Giorgio Pagano per Mediterraneo e da Letizia Tomassone per la Consulta e a cui hanno partecipato il vicepresidente del Senato Vannino Chiti, Egidio Banti, presidente del Centro di Cultura dell’Università Cattolica di Sarzana, e Domenico Maselli, già presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche. La laicità, hanno convenuto i tre relatori, è lo spazio comune di integrazione, il luogo del confronto e del dialogo, dove cercare soluzioni condivise alle nuove problematiche che riguardano la vita delle persone, senza soluzioni precostituite.

“La laicità è un concetto che nasce dalle religioni”, ha spiegato Maselli: ma poi si sono fatti passi indietro, e “il principio della libertà religiosa, espresso in modo così chiaro nella Costituzione, non trova oggi in Italia una piena applicazione”. A causa dei ritardi della legislazione in materia, gran parte delle intese dello Stato con le confessioni religiose di minoranza attendono ancora di essere presentate in Parlamento. Occorre accelerare le intese e varare una legge sulla libertà religiosa, ha concluso Maselli : ”è indispensabile per far vivere pienamente la laicità e riconoscere una presenza pubblica  a tutte le confessioni religiose”.
Concetti condivisi da Banti, che ha ricordato le storiche decisioni del Concilio Vaticano II sulla libertà religiosa e la pari dignità di tutte le religioni. “Le difficoltà -ha affermato l’esponente cattolico-  non nascono da questioni dottrinali ma da vicende storiche e politiche e dal potere temporale della Chiesa”, ma “esercizi di laicità nel mondo cattolico ci sono sempre stati” e oggi è possibile “una nuova laicità, una nuova etica condivisa sui grandi temi della vita e della morte”.
Infine il vicepresidente del Senato, esponente di primo piano della sinistra da sempre attento al rapporto fede-ragione: “a fondamento della laicità -ha sostenuto- è la persona, la sua autodeterminazione, la sua dignità, il suo bisogno di relazione con gli altri”. Chiti ha insistito sulla necessità di “compromessi positivi” per “costruire un’etica condivisa”: “i valori di ognuno di noi non sono negoziabili, ma nella politica e nelle leggi, nell’azione per realizzare i valori si può e si deve negoziare e ricercare soluzioni condivise”. Il terreno fondamentale di un’etica condivisa, ha concluso Chiti, è  “un nuovo umanesimo, che riconosca la centralità della persona in tutti i campi, compreso quello dell’economia”.
Per informazioni sulle attività e per aderire all’Associazione Culturale Mediterraneo telefonare al numero 345 6124287 oppure scrivere all’indirizzo email spmediterraneo@gmail.com o visitare il sito www.associazioneculturalemediterraneo.com

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