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La Spezia e il mare. Waterfront, quali prospettive. Iniziativa con Nino Greco e Andrea Aleardi

a cura di in data 2 Febbraio 2011 – 10:07

VENERDI’ 11 FEBBRAIO ORE  17 AL CAMEC

L’Associazione Culturale Mediterraneo prosegue il suo impegno perché in città crescano il pensiero critico e la riflessione approfondita sui principali problemi del nostro tempo, compresi quelli dell’attuale fase della vita della città.
Venerdì 11 febbraio alle ore 17 al CAMeC si discuterà di “La Spezia e il mare. Waterfront, quali prospettive”. La questione verrà affrontata a partire da uno sguardo “globale”. Nino Greco, economista, docente di Politica economica all’Università di Catania e autore del libro “La città e i suoi mari”, esaminerà i waterfront realizzati negli ultimi decenni in tutto il mondo, evidenziando programmi, progetti, circuiti finanziari e iter procedurali che spesso presentano punti comuni sia nelle soluzioni positive che in quelle negative. Analoga disamina sarà effettuata, con il punto di vista dell’urbanista, da Manlio Marchetta, docente di Architettura all’Università di Firenze e esperto di progettazione urbanistica del rapporto città-acqua: è direttore del Master in architettura sostenibile nelle città mediterranee e del Corso di Perfezionamento post-laurea in Progettazione urbanistica dei fronti urbani sull’acqua o waterfront e degli approdi diportistici attrezzati, nonché coordinatore del Modulo Professionalizzante per Progettista del Fronte Portuale. L’architetto Andrea Aleardi, della Fondazione Michelucci, originale e consolidato punto di riferimento della ricerca urbanistica e architettonica italiana, interverrà su alcune esperienze pilota di partecipazione dei cittadini nei piani urbanistici.
L’Associazione contribuisce, in questo modo, al confronto apertosi in città sul masterplan del waterfront: quali sono i problemi, economici e urbanistici, tipici della fase attuativa? Quali, in questa fase, le modalità partecipative possibili? Il tutto, come sempre, all’insegna del pluralismo, dell’apertura, della ricerca libera, del confronto argomentato, della partecipazione. L’obbiettivo è “dare una mano” alle istituzioni deputate a decidere: le attività partecipative della società civile, infatti, arricchiscono la democrazia rappresentativa.

L’Associazione Culturale Mediterraneo ha organizzato, in un CAMeC affollato, l’incontro sul tema “La Spezia e il suo mare. Waterfront, quali prospettive”. Con l’obbiettivo, ha detto il Presidente dell’Associazione Giorgio Pagano nell’introduzione, di “esaminare quali sono i problemi tipici delle fasi attuative” e di “discutere di esperienze pilota di partecipazione dei cittadini in progetti urbanistici complessi come i waterfront”. Il tema è stato affrontato dai relatori (assente il prof. Marchetta per un’indisposizione) Nino Greco, economista dell’Università di Catania e autore del libro “La città e i suoi mari”, e Andrea Aleardi, architetto della Fondazione Michelucci. Greco si è soffermato sui due problemi a suo parere più rilevanti: la “carenza di partecipazione” -“i progetti migliori sono quelli partecipati”, ha sostenuto- e la “tesi dei due tempi: prima i finanziamenti pubblici, poi quelli privati”, quando invece occorrerebbe “una collaborazione, in cui il privato investe, secondo regole, per i suoi interessi ma in cambio realizza opere pubbliche”. Aleardi ha presentato alcuni casi di partecipazione popolare ai piani regolatori , e in particolare quello in corso a Rimini proprio sul watrefront. Numerosi gli interventi, spesso critici sulle differenze del masterplan rispetto al progetto vincitore del concorso di idee, per “gli edifici troppo alti” e “l’estraneità dell’edificato rispetto alla città esistente”, alcuni  critici anche  sull’idea stessa di realizzare il waterfront. Tutti hanno chiesto un percorso partecipativo “attivo”, e non solo di consultazione “passiva”. Il sindaco Massimo Federici ha ricordato il lungo processo pianificatorio da cui nasce il masterplan, e la necessità di “confermare le funzioni previste dal progetto originario”, ma ha aggiunto: “abbiamo per ora delle norme urbanistiche, non un progetto architettonico, quando lo avremo daremo vita a un processo partecipativo”. Federici ha inoltre annunciato che, in quella fase, ritornerà ad incontrare i cittadini in un’iniziativa di Mediterraneo, insieme al progettista Josè Llavador.

E’ possibile scaricare tutto il materiale in formato .PDF dal seguente link:

Iniziativa con Nino Greco e Andrea Aleardi del 2-2-2011

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