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Iniziativa del 27 aprile 2011 con Giulio Giorello

a cura di in data 18 Aprile 2011 – 09:06

L’Associazione Culturale Mediterraneo prosegue il suo impegno, con il ciclo “Religioni e politica”, per la presentazione dei diversi punti di vista etici e religiosi e per un confronto tra essi finalizzato al bene comune. Giulio Giorello, docente di Filosofia della Scienza all’Università di Milano e collaboratore del Corriere della sera, presenterà, mercoledì 27 aprile alle 17 al CAMeC, il suo libro “Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo”. Il problema che il libro si pone è di “come vivere, agire, lottare, morire quando si può contare solo su se stessi”. “E’ la sfida cruciale -prosegue il filosofo- per un nuovo Illuminismo, inteso non solo come difesa di fronte al dispotismo, ma come compagno di strada anche per coloro che ancora avvertono il bisogno d’amore a cui un tempo si dava il nome di Dio”. Da “ateo protestante” l’autore non mira a dimostrare che Dio non c’è ma a definire l’orizzonte di un’esistenza senza Dio.

 

Per informazioni sulle attività e per aderire all’Associazione telefonare al 345 6124287 o scrivere all’indirizzo di posta spmediterraneo@gmail.com o visitare il sito www.associazioneculturalemediterraneo.com

L’Associazione Culturale Mediterraneo, nell’ambito del ciclo di incontri “Religioni e politica”, ha invitato il filosofo Giulio Giorello a presentare il suo libro “Senza Dio. Del buon uso dell’ateismo”. Giorello professa un “ateismo metodologico, non dottrinale e fondamentalista”: un ateismo tollerante, che non si vuole sottomettere a nessun dogma, che rivendica sempre la libertà e l’autonomia dell’individuo. “Va rigenerata -ha spiegato- la possibilità di confrontarsi e di scontrarsi, se è il caso, dell’ateismo metodologico con tutte le diverse religioni, compresi coloro che dell’ateismo fanno una religione”. C’è bisogno, ha concluso il filosofo, di “un dialogo coraggioso”, che è possibile solo “tra credenti e non credenti pensanti”. La posizione dell’ateismo metodologico serve a “aiutare le religioni a trasformarsi, a mettersi al riparo dai fondamentalismi”.

Per informazioni sulle attività dell’Associazione Culturale Mediterraneo telefonare al 345 6124287 o scrivere all’indirizzo email spmediterraneo.com o visitare il sito www.associazioneculturalemediterraneo.com

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