“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi a cura di Giorgio Pagano. Dalle lotte di ieri a quelle di oggi, 8-9 giugno: cinque Sì per il lavoro e la cittadinanza – Incontro con Stefania Novelli, Luca Comiti, Giorgio Pagano e i membri del coordinamento del Comitato provinciale per i SÌ ai referendum. Giovedì 5 giugno ore 17.30 al Favaro – Circolo Arci
“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi
a cura di Giorgio Pagano
Dalle lotte di ieri a quelle di oggi
8-9 giugno: cinque SÌ per il lavoro e la cittadinanza
Incontro con Stefania Novelli, Luca Comiti, Giorgio Pagano e i membri del coordinamento del Comitato provinciale per i sì al referendum
Giovedì 5 giugno ore 17,30
Favaro Circolo Arci – via Oldoini
Il Comitato provinciale per i sì ai referendum, il Comitato territoriale ARCI La Spezia e il Circolo ARCI del Favaro hanno organizzato, giovedì 5 giugno alle 17,30, la presentazione al Circolo ARCI del Favaro, in via Oldoini, del libro di Dino Grassi “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”. Il tema è “Dalle lotte di ieri a quelle di oggi. 8 e 9 giugno: cinque Sì per il lavoro e la cittadinanza”. Stefania Novelli, presidente ARCI La Spezia, Luca Comiti, segretario CGIL La Spezia, e i membri del coordinamento del Comitato provinciale per i sì ai referendum dialogheranno con Giorgio Pagano, curatore del libro e membro del Comitato stesso.
Dino Grassi (1926-2023) è stato un operaio del Cantiere del Muggiano alla Spezia, per oltre dieci anni segretario della Commissione Interna, dal 1953 al 1958 e dal 1964 al 1970. Fu poi consigliere regionale del PCI, dal 1970 al 1980. In quella fase continuò a fare l’operaio.
La “memoria” annota la vita lavorativa di Grassi al Cantiere del Muggiano tra il 1940 e il 1980 del secolo scorso. Dai ricordi che mette su carta emerge l’esperienza di una persona, ma anche della comunità che lo accoglie, investita dai grandi eventi storici: il 25 luglio e l’8 settembre 1943; gli scioperi del 1944 e la Resistenza; la ricostruzione del paese e la rottura dell’unità sindacale; la restaurazione degli anni Cinquanta; la progressiva riscossa operaia dai primi anni Sessanta, le grandi conquiste di libertà e dignità con l’Autunno caldo, la successiva sconfitta.
La pubblicazione della “memoria” è stata curata da Giorgio Pagano, autore di un’intervista a Grassi e di una Postfazione che completano il libro.
Il libro invita a indagare le storie di fabbrica e a recuperare la ricchezza politica e culturale allora prodotta, affinché non vada perduto un patrimonio che ancora ci può essere utile.
Resta, di quella grande storia, la necessità di ridare libertà e dignità al lavoro. Il mondo del lavoro è cambiato e cambierà ancor più profondamente in futuro. Ma il lavoro, ogni lavoro, cioè l’attività vitale di ogni uomo, ha ancora la connotazione di merce: ed è ciò che mette in relazione tra loro tutti i lavori e spinge all’unificazione della classe lavoratrice.
Oggi il tema del lavoro sta tornando centrale. I referendum contro i licenziamenti facili, contro la precarietà infinita dei contratti a termine, per la sicurezza nei subappalti, per la piena cittadinanza a chi lavora e vive stabilmente in Italia hanno rimesso al centro del dibattito pubblico le grandi domande della democrazia sociale.
I referendum sono l’occasione per fare in modo che le politiche tornino a proteggere le persone, e che la politica sia fatta di partecipazione e democrazia. Per continuare, in forme nuove, le lotte di Dino Grassi e dei suoi compagni.
Ieri pomeriggio ha riaperto, con un momento conviviale, il Circolo ARCI del Favaro. Il Circolo è sempre stato un centro di incontro di quartiere, un punto di riferimento per chi cerca uno spazio di condivisione, cultura e socialità. Ora è stato finalmente riaperto, grazie all’impegno di molti, e restituito alla comunità.
Nell’occasione è stato presentato il libro di Dino Grassi “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”. Il tema era “Dalle lotte di ieri a quelle di oggi. 8 e 9 giugno: cinque Sì per il lavoro e la cittadinanza”. Luca Comiti, segretario CGIL La Spezia, e i membri del coordinamento del Comitato provinciale per i sì ai referendum ne hanno discusso con Giorgio Pagano, curatore del libro e membro del Comitato stesso.
Dall’incontro sono emersi i tanti spunti di attualità della vita e dell’esperienza di Dino Grassi – che fu un operaio del Cantiere del Muggiano alla Spezia, per oltre dieci anni segretario della Commissione Interna, dal 1953 al 1958 e dal 1964 al 1970. Comiti, Pagano e gli altri intervenuti si sono soffermati sulle tante conquiste per la libertà e la dignità del lavoro ottenute in quegli anni, e sul ritorno indietro che è in atto: “oggi la priorità è il profitto, non i diritti della persona che lavora”.
In quegli anni si passò dai licenziamenti politici allo Statuto dei lavoratori, dai tanti morti in fabbrica alla creazione di un presidio sanitario con lettighe e ambulanza, dalla scelta di chiudere il Cantiere alla sua salvezza e rilancio.
“Oggi prevale il lavoro povero, precario, insicuro”, è stato spiegato, “ma con il Sì ai referendum possiamo dare il segnale che auspica Grassi nella conclusione della Memoria: ‘gli operai esistono e soffrono ancora, sono stati abbandonati, dobbiamo tornare a rappresentarli’”.
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