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Scuola giovani e lavoro

a cura di in data 27 Marzo 2012 – 10:32

SCUOLA GIOVANI E LAVORO
COFFERATI, CASELLI E ROSSETTI IN SALA DANTE
MARTEDI’ 3 APRILE ORE 15,30

Prosegue la collaborazione tra l’Associazione Culturale Mediterraneo e l’Istituto Luigi Einaudi – Domenico Chiodo. L’iniziativa affronta il tema del lavoro dei giovani, con il contributo di tre esperti: il docente dell’Università di Genova Lorenzo Caselli, il parlamentare europeo Sergio Cofferati e l’assessore all’Istruzione, Formazione e Università della Regione Liguria Pippo Rossetti.

In Italia, così come nella nostra città, i tassi di disoccupazione giovanile sono tra i più alti d’Europa, nonostante i salari d’ingresso tra i più bassi e una flessibilità del lavoro tutta a carico dei giovani. Così come abbiamo il primato della più alta percentuale europea di giovani, in maggioranza ragazze, che né studiano né lavorano: è la scelta, drammatica, di chi “sente di aver perso il futuro”, per usare le parole di un grande teorico dell’educazione, Edgar Morin. Proprio in queste settimane si sta discutendo di riforma del mercato del lavoro: un tema decisivo, perché il nodo della precarietà e della disoccupazione tocca la speranza dell’uomo di realizzare e trasformare se stesso e la sua dignità profonda come persona. L’incontro del 3 aprile sarà un’occasione importante per dibattere sulle misure varate dal Governo: vengono estese le garanzie e le tutele per i giovani precari? Viene ridotta la segmentazione del mercato del lavoro? Sono state create le condizioni per prime risposte alla disoccupazione giovanile? L’iniziativa affronterà anche il tema del rapporto scuola-lavoro. Tutte le indagini, oltre a confermare i limiti strutturali del sistema formativo italiano, mettono in luce l’esistenza di un circolo vizioso con il sistema produttivo, il quale domanda meno conoscenze e competenze di quelle, già scarse, offerte dal sistema formativo. Il sistema formativo, a sua volta, è inefficace perché perde troppi giovani rispetto all’obbiettivo minimo di assicurare a tutti i giovani almeno un diploma o una qualifica professionale e perché riesce a far prevenire alla laurea troppi pochi giovani. Come invertire, allora, le tendenze al declino? Quali decisi interventi di svolta nelle politiche formative e economiche sono necessari?

Sergio Cofferati, europarlamentare, e Lorenzo Caselli, docente di etica economica e responsabilità sociale delle imprese all’Università di Genova, sono stati i protagonisti dell’incontro “Scuola giovani e lavoro”, organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo e dall’Istituto scolastico Einaudi-Chiodo. Oggi, ha affermato l’ex segretario nazionale della Cgil, “si cerca di organizzare e regolamentare una cosa che non c’è: il lavoro”. La recessione durerà almeno fino al 2013, “per creare occupazione servono misure per la crescita, non la riforma del mercato del lavoro”. Misure che vanno finanziate a livello europeo, con gli eurobond e la tassa sulle transazioni finanziarie, e a livello nazionale, con la lotta all’evasione sia fiscale che retributiva. Inoltre, ha concluso Cofferati, “non bisogna cedere sui diritti per avere il lavoro”.
Caselli ha insistito sul posto che la scuola deve avere nella comunità nazionale: “se si fanno solo tagli si brucia il futuro del Paese”. La scuola, ha aggiunto, “è un bene comune e a fornirne il senso non può essere l’economia o l’impresa, come vorrebbe la vulgata neoliberista”. Per un migliore rapporto tra scuola e lavoro, ha concluso Caselli, “i problemi non sono solo della scuola ma anche del mondo produttivo”. La riflessione critica deve dunque riguardare sia il mondo produttivo che quello formativo.
Al convegno, molto partecipato, ha fatto seguito la firma del gemellaggio tra l’Istituto Einaudi-Chiodo e l’Istituto Government Technical High School di Fontem in Camerun alla presenza dell’ambasciatore del Camerun in Italia Antoine Zanga.

E’ possibile scaricare tutto il materiale in formato .ZIP dal seguente link:

Iniziativa “Scuola giovani e lavoro” del 03-04-2012

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