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Giorgio Pagano presenta il libro e la mostra fotografica “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” Sarzana – Palazzo comunale Venerdì 10 febbraio ore 17

a cura di in data 4 Febbraio 2017 – 09:11
Invito 10 febbraio

Invito 10 febbraio

Venerdì 10 febbraio alle ore 17 nella sala consiliare del Comune di Sarzana Giorgio Pagano presenterà il suo libro “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”. Interverranno, oltre all’autore, il professor Pierfranco Pellizzetti, già docente di Politiche Globali all’Università di Genova e opinionista di Micromega, Il Fatto quotidiano e Repubblica Liguria, e Sergio Schintu, segretario di Januaforum. Il libro, edito dalle Edizioni Cinque Terre, contiene il Diario dell’esperienza di Pagano come cooperante nelle isole di Sao Tomé e Principe tra il 2015 e il 2016, il saggio introduttivo “La ‘nostra’ Africa” e i capitoli “Dalla cooperazione tra Comuni al partenariato tra comunità”, “Italia Mediterraneo Africa” e “L’esempio”. Il libro, che ospita la Prefazione del professor Gian Paolo Calchi Novati e un contributo di Mario Giro, Viceministro agli Affari Esteri, è inoltre un reportage fotografico sulle “isole al centro del mondo”, con oltre 100 immagini. Alle 17, nell’atrio del Palazzo Comunale, verrà inaugurata la mostra fotografica. A presentarla il critico Giovanna Riu.

“L’Africa -scrive Pagano- è sempre più ‘nostra’. Le migrazioni, la globalizzazione e la crisi economica, il terrorismo jihadista: tutto spinge a superare i confini, a rendere permeabili le frontiere, a unire Europa e Africa. L’Europa non può più essere altra rispetto all’Africa, e viceversa: i destini sono interconnessi, il rapporto è e sarà sempre più stretto, tra grandi difficoltà e altrettanto grandi opportunità. Troppe sono le cause comuni che ci interpellano. L’Africa è il nostro grande Sud, l’Europa è il grande Nord dell’Africa… Il grande obbiettivo, ‘in direzione ostinata e contraria’, è quello di un’Africa che vinca la povertà senza subire le ferite irreversibili dell’invasione ‘sviluppista’. L’idea di ‘una cooperazione per domare il demone dello sviluppo’, che unisca i popoli del Sud e del Nord del mondo, comincia lentamente a farsi strada. Sembra un appello a fare cose impossibili. Eppure se il futuro ci riserva qualcosa di diverso dalla infinita ripetizione dello sviluppo e dei suoi miti qualcosa di questo impossibile non è destinato a rimanere per sempre tale”.

La mostra sarà visitabile fino al 23 febbraio 2017.

Sia la mostra che la presentazione del libro si svolgono con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sarzana.

Giorgio Pagano ha presentato il suo ultimo libro e ha inaugurato la mostra fotografica, entrambi dal titolo “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”, nel Palazzo Comunale di Sarzana, presente un vasto pubblico.

Dopo il saluto di Sara Accorsi, assessore alla cultura del Comune di Sarzana, è intervenuto Pierfranco Pellizzetti, già docente universitario a Genova, blogger e opinionista. Pellizzetti ha definito “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” un libro “con molte chiavi di lettura e molte suggestioni ed emozioni”. Una chiave di lettura è “la questione dell’altro, la dimensione del riconoscersi nell’altro, come idea fondativa dell’esistenza e della politica”. Un’altra è quella della “critica alla globalizzazione dissipatrice” e del “tentativo di uscire dalla povertà senza distruggere la civiltà africana”. Pellizzetti ha aggiunto: “Pagano parte dal proprio vissuto, nel libro emerge quindi una fortissima domanda di politica… partire dai territori, dai sistemi locali, dal locale per arrivare al globale è la strada da lui indicata, e forse è l’unica strada possibile per costruire, dovunque nel mondo, un’alternativa”.

Per Sergio Schintu, di Januaforum, il libro “è eccezionale perché unisce due cose: dà un quadro della situazione di un Paese e fa una riflessione di prospettiva sul rapporto Italia-Europa-Africa e sulla cooperazione internazionale”, che è “la strada più intelligente per la sopravvivenza del mondo, perché consente un nuovo sviluppo dei Paesi poveri ma anche l’uscita dalla crisi dei Paesi dell’Occidente”.

Infine l’autore: “La nostra esperienza a Sao Tomé e Principe è l’esempio di una visione della cooperazione che non si riduce agli aiuti ma tende a far sì che le persone non siano assistite ma autonome, capaci di battersi per autogovernare le proprie vite, per e con gli altri; e che tende a costruire e a potenziare le strutture istituzionali, economiche e civili decentrate, che sono decisive perché le persone possano realizzarsi”. E ha citato il grande leader africano Thomas Sankarà: “L’unico aiuto utile è quello che uccide l’aiuto”. Sul punto del modello di sviluppo africano, Pagano ha detto: “Il rapporto tra cooperazione internazionale e internazionalizzazione delle imprese è decisivo, ma c’è bisogno di imprese straniere non predatrici ma responsabili sul piano sociale e ambientale, rispettose dell’identità dei luoghi… la progettualità che abbiamo messo in campo a Sao Tomé e Principe stimola l’arrivo di imprese di questo tipo, nella pesca come nell’agricoltura o nel turismo”. Le imprese straniere devono collaborare con le imprese locali, perché “l’innovazione va portata dal di fuori ma al tempo stesso va fatta nascere dal di dentro, supportando le persone nei cambiamenti e suscitando la loro creatività”.

E’ stata poi inaugurata la mostra fotografica, 35 fotografie scelte tra le 115 del libro. Il critico Giovanna Riu le ha così presentate: “Chi guarda si sente catturato nei sentimenti. Vorrebbe sentirsi migliore”. La mostra sarà visitabile fino al 23 febbraio.

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