Presentazione alla Spezia di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi – Venerdì 5 aprile ore 17 alla Biblioteca Civica Arzelà di Ponzano Magra
28 Marzo 2024 – 08:58

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Giorgio Pagano presenta il libro e la mostra fotografica “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” – Domenica 9 Dicembre ore 17 a Framura, Loc. Setta – Aula consiliare

a cura di in data 11 Dicembre 2018 – 09:49
Invito

Invito

Giorgio Pagano presenta il libro e la mostra fotografica
Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo
Framura
Località Setta – Aula consiliare
Domenica 9 dicembre ore 17

Domenica 9 dicembre alle ore 17 a Framura (località Setta – Aula consiliare) Giorgio Pagano presenterà il suo libro “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”. La presentazione è organizzata dal Comune di Framura e dall’Associazione Culturale Mediterraneo. Dopo il saluto del Sindaco di Framura Andrea Da Passano, il libro sarà presentato da Sergio Schintu, segretario di Januaforum; sarà presente l’autore. Prima della presentazione del libro sarà inaugurata la mostra fotografica. A presentarla il critico Giovanna Riu.
Il libro è già stato presentato alla Spezia e a Genova in più occasioni, e a Sarzana, Lerici, Firenze, Milano, Lucca, Pontremoli, Roma, Savona, Fivizzano, Viareggio, Levanto, Sesta Godano, Monterosso, Sestri Levante, Massarosa, Chiavari, Verona, Albenga, Marina di Massa e Follo.
“Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo”, edito dalle Edizioni Cinque Terre, contiene il Diario dell’esperienza di Pagano come cooperante nelle isole di Sao Tomé e Principe tra il 2015 e il 2016, il saggio introduttivo “La ‘nostra’ Africa” e i capitoli “Dalla cooperazione tra Comuni al partenariato tra comunità”, “Italia Mediterraneo Africa” e “L’esempio”. Il libro, che ospita la Prefazione del professor Gian Paolo Calchi Novati e un contributo di Mario Giro, già Viceministro agli Affari Esteri, è inoltre un reportage fotografico sulle “isole al centro del mondo”, con 115 immagini.
“L’Africa -scrive Pagano- è sempre più ‘nostra’. Le migrazioni, la globalizzazione e la crisi economica, il terrorismo jihadista: tutto spinge a superare i confini, a rendere permeabili le frontiere, a unire Europa e Africa. L’Europa non può più essere altra rispetto all’Africa, e viceversa: i destini sono interconnessi, il rapporto è e sarà sempre più stretto, tra grandi difficoltà e altrettanto grandi opportunità. Troppe sono le cause comuni che ci interpellano. L’Africa è il nostro grande Sud, l’Europa è il grande Nord dell’Africa… Il grande obbiettivo, ‘in direzione ostinata e contraria’, è quello di un’Africa che vinca la povertà senza subire le ferite irreversibili dell’invasione ‘sviluppista’. L’idea di ‘una cooperazione per domare il demone dello sviluppo’, che unisca i popoli del Sud e del Nord del mondo, comincia lentamente a farsi strada. Sembra un appello a fare cose impossibili. Eppure se il futuro ci riserva qualcosa di diverso dalla infinita ripetizione dello sviluppo e dei suoi miti qualcosa di questo impossibile non è destinato a rimanere per sempre tale”.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 16 dicembre: tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12; sabato e domenica anche dalle 21 alle 23.


Il libro e la mostra fotografica di Giorgio Pagano “Sao Tomé e Principe – Diario do centro do mundo” hanno fatto tappa anche a Framura, per iniziativa del Comune e dall’Associazione Culturale Mediterraneo. Dopo il saluto del Sindaco di Framura Andrea Da Passano, il critico Giovanna Riu ha presentato la mostra, mentre Sergio Schintu, segretario di Januaforum, ha presentato il libro.
Per Da Passano il libro “contiene un forte messaggio di impegno, di resistenza e di speranza”. Sergio Schintu ha convenuto: “Due anni di presentazione del libro in giro per l’Italia hanno dato un piccolo ma importante contributo a contrastare la narrazione dominante, che ha riabilitato la guerra, criminalizzato la solidarietà, spinto al razzismo e a una concezione della vita ‘uno contro tutti’, e a comunicare il messaggio che dobbiamo dedicare, invece, un po’ di tempo agli altri e al futuro”.
Per l’autore “la cooperazione internazionale è l’opposto della guerra e dello sfruttamento del Sud del mondo”. “Prima a Sao Tomé, ora in Palestina -ha aggiunto Pagano- ho cercato e cerco di praticare una concezione della cooperazione che sostenga i popoli e costruisca progetti partecipati per uno sviluppo sostenibile… oggi invece prevale la concezione che sostiene i governi e il potere, in cambio di fermare le persone che scappano dalla miseria e dai regimi, come sta facendo anche l’Italia in Libia e in Niger”. Per sostenere i popoli sono necessarie, ha affermato Pagano, anche le imprese italiane, “che devono investire in Africa in modo socialmente e ambientalmente responsabile, non predatorio, come abbiamo cercato di fare a Sao Tomé”. L’attenzione alla sostenibilità è decisiva, ha detto, per contrastare i cambiamenti climatici: “due terzi delle città africane da qui al 2035 potrebbero essere minacciate dagli effetti del riscaldamento globale, con inondazioni violente e mancanza d’acqua”. Pagano ha ricordato infine la Giornata mondiale per i diritti umani: “Il decreto sicurezza sembra pensato apposta per produrre clandestini e per negare i diritti umani, battiamoci perché prevalga sempre il rispetto per la persona, se necessario anche con la resistenza civile, perché come diceva don Milani ‘l’obbedienza non è più una virtù’”.
La mostra sarà visitabile fino a domenica 16 dicembre: tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12; sabato e domenica anche dalle 21 alle 23.

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