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Presentazione di “Non come tutti” di Giorgio Pagano a Massarosa

a cura di in data 9 Marzo 2015 – 11:14
Invito presentazione non come tutti a Massarosa

Invito presentazione non come tutti a Massarosa

Venerdì 13 marzo ore 17
Antico Opificio La Brilla
Via Pietra a Padule, 1182
Località Quiesa, Massarosa

Giorgio Pagano, già Sindaco della Spezia, è ora impegnato nella cooperazione internazionale -presiede le associazioni Januaforum e Funzionari senza Frontiere- e nella pianificazione strategica urbana: è stato il fondatore e il segretario generale della Rete delle Città Strategiche, confluita recentemente nell’Anci nazionale, e ha lavorato, in Toscana, ai Piani Strategici dell’Unione dei Comuni del Mugello e di Pisa e dell’area vasta pisana. Alla Spezia è impegnato nel campo della cultura, come presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo, e dell’antifascismo, come co-presidente del Comitato Unitario della Resistenza. Al suo ruolo associativo e civico ha sempre accompagnato l’impegno nella sinistra. E alla sinistra italiana, e alla necessità della sua ricostruzione, ha dedicato il suo ultimo libro, “Non come tutti” (edizioni Cinque Terre), che sarà presentato, a cura dell’Associazione Culturale Mediterraneo, dell’Associazione Città Infinite, della Brilla Porta del Parco, del Comune di Massarosa e del Parco Regionale Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli, venerdì 13 marzo alle ore 17 all’Antico Opificio La Brilla (Via Pietra a Padula, 1182, Località Quiesa, Massarosa). Interverranno Vannino Chiti, senatore del Partito democratico, già Presidente della Regione Toscana, Sergio Cofferati, parlamentare europeo del Gruppo dei Socialisti e Democratici, e Massimo Toschi, consigliere del Presidente della Regione Toscana per la cooperazione internazionale. Sarà presente l’autore.

La sinistra, sostiene Pagano, ha rinunciato a essere se stessa, per “essere come tutti”. Il libro è una polemica con un altro libro, quello di Francesco Piccolo dal titolo “Il desiderio di essere come tutti”, vincitore del Premio Strega 2014. La sinistra, scrive Pagano, “ha usato sempre di più le parole della destra, si è adattata alle sue idee, al suo modo di governare, ai suoi stili di vita”. Dal partito di Veltroni a quello di Renzi siamo arrivati a poco a poco, sostiene l’autore, al “partito centrale”, che unisce con valori e programmi molto simili destra e sinistra: neoliberismo, leaderismo, cinismo, devastazione dell’ambiente. Si è entrati così in una “emergenza democratica”, caratterizzata dalla crisi della democrazia rappresentativa e dal crescente astensionismo. La politica “rinasce se c’è un’alternativa, un conflitto tra destra e sinistra” e la democrazia “vive di lotte e conflitti, deperisce quando vige l’omologazione”. Oggi, secondo Pagano, il punto chiave è l’alternativa all’austerity, a cui il libro dedica molte pagine: “non è vero che non c’è un’alternativa, Non come tutti vuol dire esattamente questo”.

Il libro si sofferma sul “blocco sociale antiliberista” necessario per la ricostruzione di una sinistra del tutto nuova: “sei milioni di persone, senza l’articolo 18, non sono più protette; otto milioni di persone, soprattutto giovani, sono senza lavoro, ma una terza parte non viene neppure toccata: sono i possessori di grandi ricchezze e di grandi rendite”, afferma Pagano, che così continua: “la sinistra nuova deve non solo difendere le conquiste del passato, ma anche battersi per un reddito per tutti, per diritti per tutti, contro l’avversario vero”, perché “la lotta non è tra chi lavora e chi no o tra vecchi e giovani, ma, in un’Italia sempre più diseguale, tra chi ha e chi non ha”.

Il libro elabora un programma di “riformismo radicale” che Pagano propone a tutta la sinistra, politica e sociale, con l’obbiettivo di dar vita a “un nuovo partito della sinistra”. Un nuovo partito che Pagano descrive come “una forza non minoritaria, non semplicemente ‘a sinistra del Pd’, ma portatrice di un punto di vista autonomo e di un disegno di società”, che potrà sorgere solo “da un’osmosi permanente tra politica e società”, dall’impegno di lista Tsipras, Sel, Prc, persone di sinistra che sono nel Pd e nel M5S, energie del mondo della cultura, associazioni, movimenti”. L’autore conclude così: “Serve un sussulto: tutte le persone di sinistra, dentro, fuori e oltre i partiti, devono impegnarsi per ricostruire la sinistra italiana”.

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