Per un golfo di pace, lavoro e sostenibilità “Riflettiamo sul progetto Basi Blu” – Sabato 13 aprile ore 17 alla Sala conferenze di Tele Liguria Sud
10 Aprile 2024 – 20:59

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Crisi climatica e nuove politiche energetiche

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“Genova, come ti vorrei. Dall’Agenda 2030 idee per una città sostenibile”, Mercoledì 24 Ottobre ore 17,15 a Genova – Palazzo Tursi

a cura di in data 17 Ottobre 2018 – 21:20
Invito

Invito

“Genova, come ti vorrei. Dall’Agenda 2030 idee per una città sostenibile”,
Mercoledì 24 Ottobre ore 17,15
Genova, Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi

Il Tavolo Giustizia e Solidarietà Genova, di cui fa parte l’associazione Januaforum, ha organizzato un’iniziativa sul tema “Genova, come ti vorrei… Dall’Agenda 2030 idee per una città sostenibile”, che si terrà mercoledì 24 ottobre alle ore 17,15 nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi. Interverranno Enrico Giovannini, fondatore e portavoce dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Marco Bucci, Sindaco di Genova, Ilda Curti , Presidente dell’associazione Iur, e Giorgio Pagano, Presidente delle associazioni Mediterraneo e Funzionari senza Frontiere.
L’Agenda ONU 2030 è un “appiglio” decisivo da cui partire se non vogliamo rinunciare all’obiettivo di rendere il mondo più giusto, in Occidente come nei Paesi più poveri. Ogni Paese deve impegnarsi a definire una propria Strategia di Sviluppo Sostenibile che gli consenta di raggiungere gli Obbiettivi dell’Agenda ONU entro il termine stabilito del 2030. L’Agenda richiama in modo esplicito le responsabilità di tutti i settori della società: non solo i Governi centrali ma anche quelli locali, le imprese, la società civile, i singoli cittadini.
Le Regioni e i Comuni italiani dovrebbero dotarsi di una Strategia Regionale e Comunale per lo Sviluppo Sostenibile e favorire la più ampia partecipazione dei cittadini e degli attori sociali. Una Strategia Regionale e Comunale che attui la Strategia Nazionale, e nel contempo faccia proposte e incida nella definizione della Strategia Nazionale.
La “territorializzazione” dell’Agenda ONU 2030 riguarda tutti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolare gli Obiettivi 11 (Città e comunità sostenibili) e 17 (Partnership per obiettivi).

L’Obiettivo 11 si traduce nella riduzione della percentuale di persone in grave disagio abitativo, nella riduzione del riparto modale tra l’auto e le altre forme di trasporto e mobilità, nella riduzione del consumo di suolo delle aree urbane, nell’aumento della superficie media di verde urbano per abitante, nell’aumento della spesa pubblica per la cultura, nella riduzione della produzione dei rifiuti, nel raggiungimento degli obbiettivi previsti per la raccolta differenziata, nel rispetto dei limiti previsti nel campo della qualità dell’aria…
L’Obiettivo 17 riguarda, in particolare, le politiche di cooperazione internazionale. La Regione e i Comuni dovrebbero svolgere un ruolo di collegamento tra i diversi attori territoriali e con le amministrazioni dei Paesi partner, per costruire partenariati duraturi in ambiti di reciproco interesse: economico, sociale, culturale. In questo modo la cooperazione internazionale non è più aiuto unidirezionale, ma cammino congiunto, partenariato, reciproco interesse e beneficio.
La “territorializzazione” dell’Agenda è la condizione perché l’Agenda sia non solo attuata ma anche “radicalizzata”, portata cioè a tutte le sue conseguenze di profonda trasformazione dell’esistente.

A Genova, in particolare, la Strategia Comunale per lo Sviluppo Sostenibile è la condizione perché la città si doti di un altro modello di sviluppo per il domani, dopo una tragedia che invita a ripensare la città e a renderla “sostenibile” nel senso indicato dall’Agenda: ambientale, economico, sociale, istituzionale.
Città “sostenibile” significa anche città “aperta”: la Genova del futuro dovrà essere collegata con il mondo e proiettata verso il Mediterraneo. Una città come Genova, per storia e posizione strategica, deve ridare centralità al tema delle relazioni e delle collaborazioni internazionali e tornare a essere protagonista dell’attività di lotta alla povertà e di scambio economico e culturale nello spazio euro-mediterraneo, euro-africano ed euroasiatico. Un’attività di sostegno umanitario ma anche di promozione reciproca di un nuovo sviluppo, all’insegna del partenariato di cui parla l’Agenda.


“I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e i 169 target che li traducono in azioni pratiche indicano la strada da percorrere per assicurarci un futuro. In realtà, attardandoci o addirittura retrocedendo nella realizzazione dell’Agenda, ci stiamo avviando tutti sulla rotta che ci porterà a schiantarci.” (Enrico Giovannini)
Materiali dell’incontro  “Genova… come ti vorrei”
RESOCONTOL’Asvis riunisce circa 200 realtà nazionali impegnate sull’Agenda 2030, una rete unica al mondo. Enrico Giovannini è la voce più autorevole in Italia su questi argomenti e va riconosciuto al Tavolo di aver portato il tema a Genova al suo massimo livello. Lo scenario che Giovannini descrive è severo. “Il discorso sull’Agenda 2030 non è né semplice né divertente. I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e i 169 target che li traducono in azioni pratiche indicano la strada da percorrere per sanare le principali crisi mondiali, dalla fame al rischio clima, dall’istruzione alla salute, solo per citarne alcuni.” Non è solo questione di essere solidali con le periferie del mondo o delle nostre stesse città
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INTRODUZIONE
di Gigi Borgiani

Da tempo, come Tavolo Giustizia e Solidarietà Genova, andiamo ripetendo che “Agenda 2030”, con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, non è un affare di qualcuno o di pochi ma è questione che interessa tutti e deve coinvolgere tutti. La realtà di ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, costituita da una grande coalizione di 200 associazioni (anche ecclesiali), enti istituzionali (ANCI), enti privati, istituti bancari, università, dimostra che già ci si sta attivando su una partita urgente, che ha toni anche drammatici, richiede capacità progettuale e, innanzitutto, prevede elementi determinanti quali la integrazione e la partecipazione
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ILDA CURTILo spazio urbano come generatore di welfare complementare e riattivatore di reti di prossimità

  • Le nostre città sono sottoposte a forze e spinte sociali, economiche e politiche che collidono, confliggono e spesso producono frammentazione e lacerazione del tessuto sociale
  • la crisi dei riferimenti culturali novecenteschi, l’assottigliamento dei sistemi di welfare e la frammentazione e riduzione delle opportunità di lavoro producono società sempre più divise, liquide, abitate dalle “vite di scarto” e dalle nuove precarietà di cui parla Baumann Tutto ciò si intreccia ai flussi migratori contemporanei che producono più spesso esclusione che inclusione.

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GIORGIO PAGANO

L’Agenda ONU 2030 è un “appiglio” decisivo da cui partire se non vogliamo rinunciare all’obbiettivo di rendere il mondo più giusto, in Occidente come nei Paesi più poveri. Ogni Paese deve impegnarsi a definire una propria Strategia di Sviluppo Sostenibile che gli consenta di raggiungere gli Obbiettivi dell’Agenda ONU entro il termine stabilito del 2030. L’Agenda richiama in modo esplicito le responsabilità di tutti i settori della società: non solo i Governi centrali ma anche quelli locali, le imprese, la società civile, i singoli cittadini.

I territori, le città, con la partecipazione di ognuno di noi, sono le leve da cui ripartire. Le Regioni e i Comuni italiani dovrebbero dotarsi di una Strategia Regionale e Comunale per lo Sviluppo Sostenibile e favorire la più ampia partecipazione dei cittadini e degli attori sociali.

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FONTI

AGENDA 2030
OBIETTIVO 11
Intervista al prof. Enrico Giovannini, portavoce di ASviS
ASviS – I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030
I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL TAVOLO
SULL’AGENDA 2030 / OBIETTIVO 11
Venerdì 23 Novembre 2018 (ore 17) – Palazzo Ducale, Sala Munizioniere

Workshop “Dialoghi per un’agenda cittadina. Insieme per lo sviluppo sostenibile

all’interno di “Mondo in Pace”, Fiera dell’Educazione alla Pace


Martedì 5/12/19 Marzo 2019

Città e mondi sostenibili / 3 film sull’Obiettivo 11

in collaborazione con il Cineclub Nickelodeon

Fondazione Auxilium
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