Presentazione alla Spezia di “Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista” di Dino Grassi – Venerdì 5 aprile ore 17 alla Biblioteca Civica Arzelà di Ponzano Magra
28 Marzo 2024 – 08:58

Presentazione alla Spezia di“Io sono un operaio. Memoria di un maestro d’ascia diventato sindacalista”di Dino GrassiVenerdì 5 aprile ore 17Biblioteca Civica Arzelà – PONZANO MAGRA
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L’orgoglio dei Giardini

a cura di in data 8 Marzo 2013 – 16:10

La Nazione – 7 Marzo 2013 – Dal 1825 i Giardini sono uno dei luoghi più vissuti dagli spezzini. Già nel 1829 un viaggiatore emiliano così descriveva la nostra “marina”: “Davanti alla cittadina è un bel prato intermediato di strade e viali a diporto degli abitanti, spalleggiati da piante forestiere, da sedili, statue e fiori piantati a bella posta come vaghi giardini, che rendono ridente e leggiadro il tutto”. I Giardini si estesero in ampiezza durante tutto l’Ottocento, con sempre nuove pose di piante e statue, fino al Palco della Musica, collocato nel 1866, e conobbero l’ultima trasformazione, su disegni di Felice Del Santo, a inizio Novecento. Dall’erezione del monumento a Garibaldi (1913) sono rimasti pressappoco gli stessi, accompagnando nelle storia la vita sociale e conviviale degli spezzini: passeggiate, feste, concerti, comizi, amori sbocciati.

Nell’anno del centenario del monumento, in una fase della vita della città in cui i Giardini sono molto meno frequentati di un tempo, c’era proprio bisogno di un convegno come quello del Wwf, “Vivere il verde. Una proposta per i Giardini Storici della Spezia”, tenutosi sabato scorso. La proposta è di grande suggestione: realizzare uno stupendo parco urbano, un “museo a cielo aperto” attrezzato per la conoscenza della sua natura e della sua storia, il tempo libero, la cultura, il benessere, l’attività fisica e motoria, la socialità, il divertimento e il gioco, l’organizzazione di piccoli mercati. Uno spazio verde unitariamente gestito, per diventare più vissuto, protetto, sicuro, rispettato. Che potrebbe farci riappropriare di un’area da sempre punto di riferimento per i cittadini, tornare a collegare il centro storico al mare e anche creare, grazie alle tante attività che vi si svolgono, nuova occupazione. Rispettando sempre la “monumentalità” dei Giardini sia pure senza imbalsamarli. I costi di realizzazione e di gestione del progetto sarebbero bassi, e la realizzazione potrebbe avvenire per moduli, hanno spiegato gli ideatori. Il nucleo base dovrebbe essere il Centro Allende, riconvertito e chiamato a svolgere una nuova funzione di struttura dello spettacolo e di centro di aggregazione.
Perché l’idea diventi progetto fattibile serve certamente l’impegno del Comune di promozione e di regia: le parole di sostegno del sindaco fanno ben sperare. Ma serve anche l’impegno di associazioni, piccole imprese, cittadini che ci credono. Senza la loro partecipazione diffusa il progetto resterà sulla carta. Sono convinto che questa spinta al solidarismo comunitario, all’”azione popolare”, direbbe Salvatore Settis, e a mettersi in gioco per il bene comune ci sia: sta alle istituzioni ascoltarla e raccoglierla.

Giorgio Pagano
Presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo

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