Per un golfo di pace, lavoro e sostenibilità “Riflettiamo sul progetto Basi Blu” – Sabato 13 aprile ore 17 alla Sala conferenze di Tele Liguria Sud
10 Aprile 2024 – 20:59

Per un golfo di pace, lavoro e sostenibilità “Riflettiamo sul progetto Basi Blu“Sabato 13 aprile ore 17Sala conferenze di Tele Liguria Sud
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L’innovazione che parla spezzino

a cura di in data 21 Dicembre 2008 – 09:50

Il Secolo XIX – 21 dicembre 2008 – “L’innovazione parla anche italiano” di Giordana Taggiasco, docente alla Bocconi, è un libro che racconta dieci storie di piccole e medie imprese eccellenti. Tra i protagonisti c’è un’impresa spezzina, anzi della Valgraveglia, come direbbe Franco Costa, l’anima creativa-commerciale di questo sogno partito nei primi anni ’80:  Costa Group, azienda leader nell’arredo del settore food, già premiata l’anno scorso da Confindustria come “Impresa campione del Made in Italy nel mondo”.
Costa Group, frutto del connubio tra Franco e il fratello Sandro, l’anima amministrativa-finanziaria, è partita dalle panetterie per arrivare a progettare e realizzare arredi per bar, pasticcerie, ristoranti, hotel, locali notturni, aeroporti…La formula è quella di creare ogni volta un locale studiato ad hoc per le esigenze del committente. I 5.000 negozi sparsi per il mondo sono pezzi unici, ognuno caratterizzato da un mix di design, colori e forme. “Ci piace paragonare il nostro lavoro -dice Franco- a quello di uno stilista che sia anche sarto”. Come non ricordare la prima panetteria-caffè, realizzata proprio a Spezia, alla Suprema? Un luogo multifunzionale in cui il banco del pane scompare dietro una parete scorrevole  e che si trasforma così in locale per il pranzo o in  music bar.
Il mercato di riferimento è passato dalla realtà spezzina e ligure a quella nazionale, fino ad oggi, dove il 50% degli ordini sono nei Paesi esteri: prima Spagna e Francia, ora  anche Gran Bretagna, Russia, India , Giappone, Stati Uniti… La sede si sviluppa su 11.000 mq, con diversi stabilimenti specializzati nella lavorazione di legno, acciaio, marmo e vetro. In questo modo tutte le fasi di produzione sono integrate, per fornire al cliente un prodotto completo, “chiavi in mano”. Il fatturato è di 20 milioni di euro, i dipendenti sono 100 (età media 35 anni): un gruppo molto affiatato di architetti, decoratori, operai. Il capitale umano è il punto di forza di Costa Group: la ricerca, che è decisiva per l’innovazione, viene svolta dentro l’azienda.
Questa avventura imprenditoriale innanzitutto ci ricorda che la parte principale del tessuto industriale italiano è quella piccola e media. Le aziende sotto i 250 addetti sono quasi 4,5 milioni e garantiscono l’83,5%  dei posti di lavoro: un fenomeno unico in Europa e nel mondo. Poi ci fa capire che vince chi investe in innovazione tecnologica, punta sulla qualità del prodotto, fa ricerca e sviluppa il capitale umano. Chi diffonde all’interno dell’impresa il valore della responsabilità, del coinvolgimento di tutte le creatività individuali, del vivere in prima persona i problemi dell’azienda. Questa è l’impresa che cambia, in cui “il padrone” non è il solo che conta. Questa è la qualità italiana, è l’eccellenza italiana. Oggi è ben visibile una  “italian way of life”, una corrente di italianizzazione che pervade il mondo. Scrivono Carlo De Benedetti e Federico Rampini in “Centomila punture di spillo” : “Agli europei, agli asiatici, agli americani non piacciono solo le cose che noi disegniamo e produciamo. Li affascina ciò che sta dietro quegli oggetti, un universo di valori, il nostro saper vivere, la fantasia unita alla tensione verso la qualità.”  Da qui viene una grande sorgente di fiducia nel futuro di Spezia e del Paese: la volontà di creare  e intraprendere degli imprenditori, i talenti e gli ingegni del mondo del lavoro. E’ la grande carta che dobbiamo saper giocare in un futuro così carico di incognite.

lontanoevicino@gmail.com

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