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Ripensare il Mediterraneo un compito dell’Europa

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Iniziativa del 25.11.2008 con Leonardo Paggi

a cura di in data 25 Novembre 2008 – 17:26

Tematica trattata – Spezia, Liguria, Mediterraneo.

Martedì 25 novembre, ore 17, CAMeC, La Spezia

Terzo incontro organizzato dall’Associazione Culturale “Mediterraneo” della Spezia (Corso Cavour 221).
Martedì 25 novembre alle ore 17 al CAMeC della Spezia (Piazza Cesare Battisti 1) è in programma l’incontro sul tema “Spezia, la Liguria, il Mediterraneo”. L’appuntamento, a ingresso gratuito, rientra nel ciclo “Ripensare il Mediterraneo, un compito dell’Europa”. Per l’occasione  parteciperanno Massimo Federici, Sindaco della Spezia, Claudio Burlando, Presidente Regione Liguria, Roberto Speciale, Presidente Centro “In Europa” e Leonardo Paggi, storico.
Il Mediterraneo è una grande questione economica, politica e culturale che riguarda l’Italia e in particolare la Liguria. “Dal punto di vista economico – spiega Giorgio Pagano, Presidente dell’Associazione – il Mediterraneo sta diventando il nuovo crocevia mondiale e l’Italia può diventarne il perno. Dal punto di vista politico e culturale il Mediterraneo può diventare una nuova area di pace e di cooperazione, il luogo dove si incontrano Europa e Islam e dialogano le culture e le religioni. Pensare così il Mediterraneo significa per l’Europa ripensare se stessa e ridisegnare una sua identità, non più “mitteleuropea” come quella di questi anni.”
“Non a caso – continua Pagano – è nata l’Unione per il Mediterraneo. Dentro questo scenario Spezia e la Liguria hanno un ruolo chiave: le relazioni euromediterranee sono molto estese, vanno coordinate  in una strategia comune perché si sviluppino ancora.”
L’associazione vuole contribuire a una più marcata caratterizzazione dell’identità mediterranea della Liguria e affinché la nostra Regione si presenti come un sistema territoriale unitario.
Leonardo Paggi è ordinario di storia contemporanea all’Università di Modena e Reggio e direttore dell’Associazione per la storia e le memorie della Repubblica.
E’ studioso di Antonio Gramsci, ha pubblicato due volumi sul rapporto tra americanismo e socialdemocrazie europee, ha lavorato negli ultimi anni sul rapporto tra stragi naziste e storia della memoria repubblicana. Attualmente si occupa di storia del Mediterraneo nel periodo della guerra fredda.

Per informazioni sugli appuntamenti e per aderire all’Associazione Culturale “Mediterraneo” telefonare a  345-6124287 oppure scrivere all’indirizzo mail spmediterraneo@gmail.com .

L’incontro tenutosi martedì 25 novembre al CAMeC della Spezia sul tema “Spezia Liguria Mediterraneo” organizzato dall’Associazione Culturale “Mediterraneo” della Spezia (Corso Cavour 221) inserito nel ciclo di iniziative “Ripensare il Mediterraneo un compito dell’Europa” ha rappresentato l’occasione per un confronto a più voci, presente un folto pubblico, sulle relazioni euromediterranee della Spezia e della Liguria. Il Presidente di “Mediterraneo” Giorgio Pagano, il Sindaco Massimo Federici e il Direttore del centro In Europa Carlotta Gualco hanno sottolineato la ricchezza degli interscambi economici, politici, culturali. “Alla Spezia il 37% dell’ esportazioni e il 16% delle importazioni è con i Paesi euromediterranei”, ha detto Pagano, mentre la Gualco ha ricordato che “la Liguria esporta nella sola Turchia quanto in tutta la Cina” e che “l’Università di Genova è una miniera di relazioni accademiche”. Il Sindaco ha citato le relazioni del mondo dello shipping e della piccola  impresa artigiana e i rapporti con le città di Tolone, Haifa, Jenin.
Manca, però, hanno sottolineato un po’ tutti, una strategia comune, una regia unitaria. L’assessore regionale Renzo Guccinelli, a nome del Presidente Claudio Burlando, si è impegnato a dar vita  a un centro di coordinamento e di iniziativa, unitamente ad altre forze della società ligure, “che presenti la Liguria come un sistema unitario ed esalti la nostra identità mediterranea”.
Lo storico Leonardo Paggi, dell’Università di Modena e Reggio, ha insistito sulla necessità di ripensare l’Europa e la sua identità di questi anni, troppo sbilanciata a Nord e a Est. “Oggi il Mediterraneo -ha detto Paggi- è la chiave di volta del nuovo ordine mondiale, ma c’è una sfasatura dell’Europa, che va superata. L’Europa deve guadare a Sud”. E ha sottolineato sulla centralità della tema della democrazia: sia “per ampliare e non restringere, come si sta facendo, il sistema dei diritti in Europa”, sia “per superare i regimi autoritari della sponda sud”. Spezia e la Liguria possono avere un grande ruolo, ha concluso Paggi, “perché il Mediterraneo è stato costruito dalle città, e oggi c’è spazio per la diplomazia delle città”.
Per informazioni sugli appuntamenti e per aderire all’Associazione Culturale “Mediterraneo” telefonare a  345-6124287 oppure scrivere all’indirizzo mail spmediterraneo@gmail.com .

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Iniziativa_con Paggi_25/11/2008

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